Il Pd oscura Facebook per i suoi dipendenti

Il Partito Democratico da oggi non consentirà l’accesso a Facebook dai computer della sua sede centrale, con le solite motivazioni date dai datori di lavoro, secondo cui è una perdita di tempo e distrae i dipendenti. Peccato che Facebook, per la sua enorme diffusione, sia ormai diventato anche uno strumento per fare politica: basterebbe chiedere a uno qualsiasi delle migliaia di circoli del partito, che spesso hanno una loro pagina sul social network più famoso d’Italia con la quale si tengono in contatto con simpatizzanti, elettori e militanti.

Evidentemente chi ha deciso questo provvedimento non la pensa così: forse non sa nemmeno bene come funziona Facebook, ma se tutti ne parlano male ci sarà un motivo, no? Spetta ora ad alcuni tra i più “illuminati” all’interno del partito, e avvezzi all’uso della rete, cercare di rimediare: altrimenti con quale credibilità il Pd potrà ancora portare avanti le battaglie sulla libertà e l’importanza di Internet?

UPDATE: la retromarcia c’è stata, ed è arrivata in fretta fortunatamente.

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Una risposta a Il Pd oscura Facebook per i suoi dipendenti

  1. batta ha detto:

    L’autore del provvedimento è il tesoriere del partito, Antonio Misiani. E indovinate un po’: è su Facebook.

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